Macchie della pelle, la guida definitiva

  1. PER PROTEGGERE. Utilizza prodotti con vitamina A. se ne sei carente, rischi di ritrovarti pieno di brufoli, con i capelli opachi e le articolazioni doloranti. E fai anche il pieno di merluzzo, pappa reale, uova e latticini.
  2. PER ESFOLIARE. Usa creme e lozioni a base di acidi (glicolico, lattico e malico). Sono alfaidrossiacidi, sostanze che, derivando dal latte (lattico), dalla canna da zucchero (gli colico) e dalla frutta (malico), servono per eliminare le cellule morte e stimolare il rinnovamento cellulare.
  3. PER OPACIZZARE. Una crema fluida all’acido ialuronico e ceramidi è in grado di cementare tra loro le cellule dello strato corneo (il più superficiale), proteggendo la pelle.
  4. PER MIMETIZZARE. Impara il “camouflage”. In commercio esistono polveri e spray coprenti: le case dermocosmetiche che si sono dedicate a questo settore hanno realizzato prodotti efficaci e di facile applicazione, i cui risultati si avvicinano sempre più alla perfezione.
  5. PER TONIFICARE. ….e per contrastare l’invecchiamento della pelle, usa prodotti a base di collagene, retinolo, vitamine C ed E. Il collagene è una fibra naturale che dà sostegno alla cute, il retinolo altro non è che la vitamina A e ha un’azione stimolante sul ricambio cellulare. Le vitamine C ed E favoriscono la produzione del collagene e danno energia all’epidermide stanca.
  6. PER DETERGERE. Ti serve un prodotto delicato per purificare la cute (evita il sapone, perché può seccare eccessivamente la pelle del viso). E ricordati una schiuma da barba a base di clorexidina o calendula, calmante disinfettante, una crema idratante dall’effetto opacizzante e un dopobarba per pelli sensibili.

COME LEI NESSUNO MAI

Quando, steso in spiaggia nullafacente, per qualche minuto non passa nessun bikini, ti può capitare di distrarti. Guardi per un po’ il mare, poi osservi distratto qualche nuvola, l’occhio annoiato cade sull’ombrellone, quindi scende sul braccio e lì… tò, una macchiolina! E poco più giù un’altra. E altre due vicino all’ombelico. Ti volgi verso quello splendido esemplare femminile che è la tua fidanzata e noti che non c’è solo un organo, che fa la differenza tra voi. Ce ne sono due.

Il primo l’hai capito al volo. L’altro è la sua pelle. Praticamente perfetta. Arrenditi. Tu non potrai mai averla così impeccabile. E questo perché avete geneticamente caratteristiche diverse, avverte il professor Antonino Di Pietro, dermatologo plastico a Milano e presidente dell’ISPLAD (International Society of Plastic and Aesthetic Dermatology). Innanzitutto, la tua contiene il 22% di collagene in più: quindi è più resistente. Ma è anche più grassa, perché i tuoi ormoni, il testosterone in particolare, stimolano la secrezione sebacea (la produzione di grasso e sudore dai pori), oltre alla crescita di peli. Soluzione? Nessuna. A meno che tu non voglia trascorrere una settimana a Casablanca per poi farti chiamare Linda…

Già, perché dal testosterone, ormone che tu dovresti avere in quantità 10 volte superiore rispetto alla tua donna, non dipende solo la produzione di sebo, come ben sai …

Aggiungici il fatto che, rispetto a lei, hai più sviluppati non solo i muscoli, ma anche le ghiandole sebacee, e capirai perché noi abbiamo la pelle maschia, imperfetta, unta, con i pori dilatati, la grana irregolare e un sacco di in estetismi…

SOLO FORUNCOLI, SICURO?

Di acne giovanile soffre l’80% dei ragazzi tra i 14 e i 19 anni. Spesso, però, si presenta anche alla soglia degli “anta”, soprattutto in primavera e autunno, quando gli androgeni, gli ormoni sessuali maschili, si scatenano in orge e baccanali all’interno dell’organismo.

Cos’è. Si tratta di semplici, fastidiosi brufoli, che minano viso e tronco, spiega Di Pietro.

Sembra roba da ragazzini, ma è meglio intervenire subito, per non rischiare che infezioni e infiammazioni devastino l’epidermide, lasciandoti qualche cicatrice sul volto.

L’acne ha un andamento progressivo. Prima compaiono punti bianchi e neri. Poi, durante la fase infiammatoria, foruncoli rossastri. Infine, se non sei intervenuto, esplodono vere e proprie pustole, minaccia Di Pietro.

L’attacco. Alla base dell’aggressione c’è quasi sempre una questione genetica. Ma non solo: l’acne compare nei periodi in cui assumi farmaci a base di cortisone, hai carenza di vitamine A e B, o sei stressato. Però una notizia buona c’è: non esiste nessun legame con i cibi che butti giù: lo hanno dimostrato le ricerche condotte dall’americana Università del Colorado.

Combattila così. Ficcati in testa che devi lasciar perdere il fai-da-te, compresa la pratica medievale “spremi-foruncolo”: a furia di infiammarlo, ti rimarrà una cicatrice. Trovati un bravo dermatologo: ti visiterà e ti prescriverà la cura più adatta. In genere è a base di antibiotici, e dura uno o due mesi. Ma solo il medico può prescriverli, appunto, perché a lungo andare questi farmaci rendono i germi più resistenti, spiega Di Pietro. Poi, per ridurre le infiammazioni e per migliorare l’aspetto della pelle, puoi ricorrere a un peeling a base di acido salicilico, azelaico e piruvico. Per le cicatrici, invece, dovrebbero essere sufficienti alcune sedute di laser. Il Neodimium Yag (lo stesso usato per rimuovere i tatuaggi), è indicato per l’acne in fase attiva, mentre per le cicatrici si deve usare l’Erbium, che rinnova gli strati della pelle, rendendola più liscia.

Di Monica Melotti

Men’s Health Agosto 2005

redazione

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