Certo, dice il professor Antonino Di Pietro, dermatologo, con la tintarella se ne vanno, però ritornano, immancabilmente, con l’abbronzatura seguente e sempre nello stesso posto; a dimostrazione che non se ne sono andate affatto. E più sono vecchie, più sono profonde, e più ritornano. Per sapere se basta una buona crema depigmentante o se è il caso di ricorrere a un peeling medico o al raggio laser, bisogna rivolgersi a un dermatologo che le esaminerà con la luce di Wood e poi trarrà le conclusioni.
Niente di più errato, dice ancora il professor Antonino Di Pietro. Nel cinquanta per cento dei casi c’è soltanto una bruciatura che distrugge le fibre elastiche e porta all’invecchiamento precoce. In casi estremi, può perfino provocare danni cellulari. Inoltre, più dei raggi ultravioletti sono nocivi gli infrarossi, che, sotto gli arrossamenti, cuociono la pelle, come se fosse un pesce al cartoccio. Quindi è indispensabile proteggere l’epidermide. E se la scottatura arrivasse ugualmente? Un doposole idratante non basta; meglio ricorrere a un vero calmante delle bruciature comprato in farmacia.
Pura illusione, conclude il professor Di Pietro.
Il naso rosso come un peperone e lucido come uno specchio è solo un naso che ha preso troppo sole e si è disidratato. E l’unica cosa che gli può succedere è una grande spellatura che solleverà le pellicine superficiali, lasciando i punti neri al loro posto. Meglio usare un prodotto idratante per pelli grasse.
Di Eleonora Folcioni
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