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Cosa sono e come si eliminano i calli

Quello dei calli è un problema tanto comune quanto doloroso. Possono colpire qualsiasi parte del corpo, ma interessano prevalentemente le mani e i piedi perché è qui che, quotidianamente, si viene sottoposti a frizioni e sfregamenti per colpa di lavori pesanti o di scarpe strette e inadatte. Prevenirli però è possibile, usando guanti e calzature comode. E se sono già cresciuti, si possono eliminare dalla nostra pelle grazie all’utilizzo della pietra pomice o dei callifughi che si trovano in vendita in ogni farmacia».

Sono le parole del professor Antonino Di Pietro, medico specialista di dermatologia a Milano e presidente dell’ Isplad, Società di dermatologia plastica.

Cos’è un callo e perché si forma?

Il callo, che può essere anche chiamato durone o tiloma, è una scorza dura, fatta di pelle ispessita. Alla vista, si presenta di colore bianco latte o semitrasparente. È liscio e rigido, con una consistenza simile a quella della plastica. Di solito interessa le mani e i piedi. Più raramente, altre parti del corpo.

Si sviluppa per proteggere la nostra pelle nel momento in cui è sottoposta continuamente a pressione o sfregamento. Si può paragonare a una corazza che difende la pelle viva, più sensibile, da un’abrasione. Per capire bene il meccanismo della sua crescita conviene fare un esempio. Basta pensare a che cosa accade ai nostri piedi se portiamo scarpe troppo strette. Quando la calzatura preme contro alcune zone del piede, esse finiscono per arrossarsi, fare male e, qualche volta, formare una vescica. Il corpo si “accorge” di questa continua frizione e corre ai ripari: predisponendo la formazione di un tiloma.

Perché i calli fanno male e perché si sceglie di eliminarli?

Nel caso particolare dei piedi, i calli possono essere dolorosi, perché camminando, si finisce per schiacciarli o premerli contro la parete della calzatura. Così facendo, a volte si comprime il nervo sottostante, causando il dolore. Nelle mani, invece, questo problema si verifica raramente, a meno che non si eseguano dei lavori manuali che prevedono un notevole sforzo da parte della muscolatura della falange. La maggior parte delle persone sceglie di eliminare i calli per questioni estetiche e non necessariamente a seguito di manifestazioni dolorose.

Le cause di calli sulle mani e sui piedi

I calli delle mani crescono quando si fanno spesso lavori pesanti senza protezione. In questo caso è consigliato l’utilizzo di guanti, che difendono la pelle e riducono le possibilità di comparsa di calli. Per quanto riguarda i piedi, invece, è utile di indossare scarpe comode, non troppo strette, per evitare di schiacciare alcune parti del piede, ma nemmeno troppo larghe, per evitare che lo stesso piede possa “navigare” nella scarpa e sfregare contro le pareti interne della calzatura. Per le donne è fondamentale utilizzare con parsimonia e attenzione i tacchi a spillo, le punte strette e le scarpe alte: vanno bene per una cena o una serata mondana. Ma se si mettono ogni giorno e per molte ore al giorno, queste scarpe costringono il piede a una posizione innaturale, caricando tutto il peso del corpo sulla punta. In questo modo è più facile che si formino calli sulla parete esterna del mignolo, i più dolorosi, e tra le dita.

Come si curano i calli?

Per prima cosa è necessario abbandonare, almeno per un po’ di tempo, le calzature scomode e aspettare che il callo vada via da solo. Dato che il durone si forma in seguito a un’azione protettiva da parte dell’organismo, esso è in grado di stabilire anche quando non è più necessario e viene eliminato progressivamente, fino a scomparire. Questo processo impiega del tempo ovviamente e necessita di alcune settimane. Una seconda possibilità, più rapida, è quella di applicare sulla parte interessata di piedi o mani, delle tinture a base di acido salicilico. Queste, se vengono usate correttamente, sciolgono la pelle dura e permettono di rimuovere il callo con grande facilità, nel giro di pochi giorni, al massimo in qualche settimana.

L’intervento dello specialista

Ultima spiaggia può essere rivolgersi a uno specialista per farlo recidere. Questa operazione è possibile perché il callo è solo una placca di pelle indurita, non ha terminazioni nervose e nemmeno vasi sanguigni. Inciderlo, quindi, equivale a tagliare un’unghia o un capello. Attenzione, però: è un intervento che dev’essere compiuto da mani esperte. E cioè quelle di un medico dermatologo, di un podologo o di un bravo estetista. Si tratta di professionisti che dispongono di strumenti adatti allo scopo e possono eseguire l’operazione in modo rapido e sicuro. Togliersi i calli da soli può diventare rischioso: ci si può ferire accidentalmente e addirittura causare un’infezione, che può avere pericolose complicazioni.

La prevenzione: le buone abitudini a casa

Per ridurre calli e duroni è utilissima la tradizionale pietra pomice. Si tratta di un sasso grigio di origine vulcanica, molto leggero e dalla superficie ruvida, che si trova comunemente in commercio. Bisogna fare un pediluvio caldo e poi passare la pietra pomice dieci o quindici volte sulla zona indurita. In questo modo si riesce a rimuovere parte della pelle ispessita, si riduce la superficie del callo e si assicura la giusta morbidezza alla pelle. L’operazione può essere ripetuta anche più volte.

Prof. Antonino Di Pietro

Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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