Prof. Dr. Antonino Di Pietro

Come ormai è risaputo, i capelli, quando escono dal bulbo e crescono sono ormai “morti” , cioè qualsiasi intervento risulta un palliativo.

“E allora, se dobbiamo partire per le vacanze al mare e affrontare sole, vento, salsedine, come possiamo rinforzare la chioma?”
Ne abbiamo parlato con un esperto, il professor Antonino Di Pietro, specialista in Dermatologia plastica a Milano e docente presso la facoltà di Medicina dell’Università di Pavia.
“La prima regola da seguire è che bisogna aiutare i capelli a vivere meglio partendo dal bulbo da cui fuoriescono perchè solo dal bulbo possono uscire sani”, dice il medico “quindi, avvicinandosi al periodo estivo, è necessario fornire ai bulbi tutti gli elementi per creare una buona cheratina”.

“Ma, in pratica, che cosa possiamo fare per aiutare questi bulbi piliferi?”
“Bisogna, oltre a seguire una sana alimentazione che fornisca tutti quegli elementi di cui i bulbi hanno bisogno (ferro, rame, manganese), per chi non è vegetariano, carne bianca, pesce azzurro, per chi invece lo è, legumi, frutta secca). Si devono poi assumere integratori perchè la verità è che per quanto riguarda i capelli, ma anche la pelle, i giochi si fanno in profondità, dall’interno, perchè è il bulbo che li genera e quando i capelli fuoriescono e appaiono aridi, stopposi, il problema è interno”.

“Ci sono altre strategie da adottare per risolvere il problema e avere una capigliatura a posto?”
“Da sempre insisto su una buona microcircolazione e quindi sull’uso di flavonoidi da assumere per via orale per eliminare il sangue che ristagna con tutte le sue tossine e far avanzare invece il sangue più ossigenato perchè dobbiamo pensare sempre che i capelli crescono un millimetro ogni tre giorni”.

Ma dall’esterno che cosa si può fare per riuscire a “tamponare” una situazione difficile?”
“Intanto, se si fanno lavaggi frequenti, bisogna insaponare i capelli una sola volta con shampoo-oli che fanno poca schiuma e sono cremosi, lasciando i capelli morbidi subito, quindi mai strofinare ma tamponare con una salvietta”.

“E per quanto riguarda balsami e maschere?”
“Devo dire che sono ottimi, ma oggi si può fare di più soprattutto se i capelli si trovano in una situazione di stress (sappiamo che proprio  lo stress, provocando contrazioni ai muscoli “pellicciai”, causano perdita di capelli e aridità diffusa). Quindi consiglio l’aromaterapia, abbinata al massaggio per far ritrovare un soddisfacente rilassamento alla persona interessata (il massaggio deve essere delicato e provocare un dolce scollamento del cuoio capelluto per stimolare la microcircolazione)”.

“Cosa ne pensa infine della cosiddetta ricostruzione proiteica?”.
“In realtà la ricostruzione proteica può avvenire soltanto dall’interno, quindi il discorso è molto più lungo e più complesso”.

LE REGOLE PER MANTENERLI SANI ANCHE DA SOLI IN CASA
Esistono cure che si possono fare a casa da soli oppure dal parrucchiere per ricompattare una chioma che ha perso lucentezza, è arida, oppure addirittura fragile.
Si parla spesso, per esempio, di un trattamento di “ricostruzione proteica” esterna, che solo alcuni parrucchieri sanno fare. Li consigliamo  perchè aiutano a ridare corpo e volume ai capelli deboli. Si tratta di formule a base di fosfolipidi da applicare come impacchi che, abbinati a ceramidi, ricompattano le squame dei capelli e tolgono secchezza regalando lucentezza. Nel caso invece di doppie punte, dopo aver usato  prodotti siliconici, se il risultato continua a essere antiestetico allora resta solo un buon taglio.
A casa, soli, è ottimo l’impacco di yogurt (proteine ammorbidenti e ricostituenti come quelle dell’uovo) e avocado (grassi naturali) che ridà dopo mezz’ora di posa un aspetto lucente, morbido e corposo ai capelli.
Poi, una seconda “maschera” casalinga che funziona in caso di caduta precoce anomala è quella a base di Uovo e panna (si tratta di un miscela ancora più potente perchè più ricca). Basta un volta la settimana e i capelli si rinforzano.