Cosa fare contro la pelle a buccia d’arancia

Si parla sempre più spesso di prevenzione. Per molte malattie, ma chi non l’ha fatta in caso di cellulite, per esempio durante la stagione invernale, si ritrova ora non solo con la pelle a buccia d’arancia, ma con i depositi adiposi in evidenza. Bisogna, prima di affrontare la cellulite in fase acuta, considerare dei presupposti importanti perché la cellulite è una sofferenza cronica del tessuto adiposo con ritenzione idrica che si “deposita” nel grasso del derma portando a un’infiammazione del tessuto adiposo che diventa sclerotico e fibroso, anche per una cattiva microcircolazione. Cosa si può fare allora? Da che parte bisogna incominciare quando la cellulite è avanzata? Vediamolo insieme.

Riattivare la circolazione e lo scioglimento dei grassi

Innanzitutto bisogna favorire il drenaggio dei liquidi con cosmetici che suggerisce il dermatologo, ma che si possono usare poi anche a casa, quindi formule che favoriscono la circolazione e la lipolisi cioè il processo di scioglimento dei grassi. Per quanto riguarda la prima, bisogna usare insieme a un buon massaggio di linfodrenaggio, creme a base di sostanze vegetali, come edera, equiseto, centella asiatica, caffeina e ananas (contiene la bromelina sciogligrasso), e papainea, quindi applicare sopra creme che contengano sostanze in grado di stimolare la microcircolazione come i flavonoidi (mirtillo, centella asiatica). Infine per facilitare la lipolisi in questo caso bisogna fare due passaggi importanti, cioè curare l’alimentazione e insieme fare movimento. Le due cose vanno abbinate, tenendo presente che se prima non si eliminano i liquidi, non si arriva allo scioglimento dei grassi.

Dieta e ginnastica efficaci contro la cellulite

Per quanto riguarda le abitudini a tavola, innanzitutto bisogna limitare moltissimo il sale ed evitare i carboidrati che si trasformano in grasso, e soprattutto bruciare, bruciare calorie. Consigliatissima l’Acqua Gym, perché i movimenti aerobici in acqua sono più efficaci grazie allo sforzo che si deve fare per sopportare la pressione dell’acqua in piscina oppure al mare, ma anche una buona corsa all’aria aperta di circa quaranta minuti può giovare. In palestra è bene farsi seguire da un personal trainer che conosca gli esercizi più mirati per la ritenzione idrica e soprattutto fare un po’ di attività aerobica; di almeno 30/40 minuti, necessari per la lipolisi.

Quali interventi dal dermatologo possono essere utili?

Sicuramente la microterapia con un ago indolore di un millimetro che si chiama Fit e che è in grado di veicolare nel derma sostanze, come una soluzione in persalina, che per osmosi attirano acqua dal derma e la eliminano. Per avere dei risultati occorrono almeno 10 sedute, una volta la settimana con costanza.

Prof. Antonino Di Pietro

Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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