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PELLE DOLCE PELLE

“La scintilla è scattata nel 1981. Mentre frequentavo l’ultimo anno di medicina all’Università di Milano, mi trovavo a dover preparare l’esame di dermatologia. Fino a quel momento mi ero occupato in modo per così dire virtuale di cuore, fegato, stomaco, intestino, tutti gli organi “invisibili”, accessibili solo attraverso analisi del sangue, radiografie, ecografie e altri esami di questo tipo. Scoprii che la dermatologia era diversa, perché mi offriva la possibilità di “vedere” la malattia direttamente sulla pelle del paziente e di seguirne passo passo lo sviluppo, fino alla guarigione. In altre parole, scoprii un modo di confrontarmi direttamente con il nemico, la malattia, e nello stesso tempo con il malato, che vedeva la malattia esattamente come me. Una situazione nella quale non è possibile barare. Decisi che sarebbe stato proprio questo il mio futuro. E così, da aspirante internista sono diventato specialista della pelle e dei suoi segreti”. Si racconta così Antonino Di Pietro, uno dei dermatologi più famosi d’Italia. Nato nel 1956 a Salerno, ma milanese fin dagli anni dell’adolescenza, ha una moglie che da quindici anni comprende i suoi ritardi, due figli e una mamma “super-sprint” alla quale è legatissimo. Segno zodiacale Toro, ama il mare e le barche, ma non trova il tempo per coltivare questo suo hobby. Di Pietro fa parte di quella categoria di persone che non riescono mai a “staccare la spina” (nel suo caso il cellulare). Lo conferma il suo curriculum, che elenca un’incredibile serie di incarichi professionali, posizioni accademiche, relazioni congressuali in Italia e all’estero, pubblicazioni. Impossibile citarli tutti. Attualmente è direttore del servizio di dermatologia dell’Ospedale Marchesi di Inzago (Milano) e professore a contratto in dermatologia plastica presso l’Università di Pavia. Svolge la sua attività libero professionale a Milano. Ma quello che gli sta più a cuore è la sua “creatura”: l’Isplad (International Society of Plastic and Aesthetic Dermatology), l’associazione da lui fondata poco più di un anno fa e che, sotto la sua presidenza, conta già un migliaio di iscritti in tutta Italia. “la gente di solito fa confusione tra medicina estetica, chirurgia plastica e dermatologia – spiega Antonino Di Pietro – soprattutto per quanto riguarda le terapie anti-invecchiamento, delle quali mi occupo ormai da vent’anni. Secondo me, il medico estetico è un professionista che possiamo paragonare al medico internista, si occupa cioè dell’intero organismo, mentre il chirurgo plastico è il depositario dei trattamenti per sollevare i tessuti rilasciati o affrontare la cellulite con la liposuzione. Il dermatologo è lo specialista della pelle e dei suoi annessi (unghie e capelli), così come il cardiologo è lo specialista del cuore. Ed è proprio il dermatologo il medico esperto in tutti quei trattamenti, “dolci” e non invasivi, che possono migliorare le condizioni della pelle,prevenire le rughe, trattare la cellulite e smagliature”.

“Parlo di dermal fillers, peelings, laser, dermocosmetici, integratori dietetici, piccola chirurgia di superficie – precisa Di Pietro –non a caso la nuova disciplina è abbinata al termine “plastico”, sinonimo di “plasmabile” e quindi di “migliorabile”, ma senza ricorso al bisturi o a interventi invasivi su tessuti profondi. È questo l’aspetto che ci diversifica dai chirurghi palstici, dei quali peraltro riconosciamo incondizionatamente il ruolo e il valore”.

Pioniere dei trattamenti anti-età (è stato tra i primi, negli anni ’80, a fare infiltrazioni di collagene), Di Pietro è anche un grande “inventore” di nuove tecniche dermoplastiche, come la metodica “Cross linked”, infiltrazioni di acido ialuronico sulle guance che non solo riempiono le rughe, spianandole, ma rivitalizzano i tessuti e la nuovissima “Picotage”, micro iniezioni ravvicinate su viso, collo, mani e décolleté che proteggono attivamente contro l’invecchiamento prodotto dalle radiazioni Uv-A e da sostanze ossidanti (radicali liberi). Sempre di sua invenzione l’ago per il trattamento della cellulite (SIT, “Skin Injecting Therapy”) che ha sostituito le vecchie placche multi ago della mesoterapia ed è ormai adottato in tutto il mondo. Infine, Di Pietro ha brevettato l’uso del bisolfato di alluminio e potassio, un principio attivo conosciuto in passato per il trattamento dell’iperidrosi che, inserito in creme e fluidi, si è rivelato validissimo contro la dermatite seborroica, una patologia che sembrava resistente a ogni terapia.

I 10 COMANDAMENTI DELLA BELLEZZA

I dermatologi dell’Isplad e il loro presidente sono molto attenti a tutto ciò che può contribuire al benessere e alla freschezza della pelle, con particolare riferimento all’alimentazione e allo stile di vita. Del resto – fanno notare – bastano pochi accorgimenti e pochissimi minuti al giorno per aiutare i tessuti a mantenersi tonici ed elastici. Eccone alcuni.

1.    Fare ginnastica facciale. Una delle principali cause del cedimento dei tessuti è la flaccidità muscolare.

2.    Dormire con il busto e la testa sollevati di qualche grado rispetto alle gambe. In questo modo si potrà prevenire la formazione delle borse sottopalpebrali.

3.    Utilizzare detergenti poveri di tensioattivi, quindi poco schiumogeni, per non alterare il film idrolipidico di superficie e non ridurre il suo effetto-barriera.

4.    Ogni sera, dopo la detersione, passare un cubetto di ghiaccio su viso e collo, per circa un minuto. La vasocostrizione prodotta dal freddo e la successiva vasodilatazione reattiva, faranno fare una fisiologica “ginnastica” ai capillari e favoriranno l’ossigenazione e il metabolismo cellulare.

5.    Evitare prolungate esposizioni a fonti di calore (il camino acceso, la bocchetta dell’aria calda dell’automobile e via elencando). La vasodilatazione eccessiva e prolungata sfianca e indebolisce i vasi sanguigni e di conseguenza compromette il nutrimento e l’ossigenazione dei tessuti.

6.    Automassaggiare il viso, una volta al dì, con sollevamenti della cute e leggere pressioni. I movimenti devono essere delicati, circolari: partendo dai lati del naso, a raggiera, ci si porta verso i lati del viso.

7.    Evitare l’abuso di alcol e cibi piccanti, responsabili di un’eccessiva vasodilatazione, e il fumo, che irrigidisce i vasi sanguigni. Bere molta acqua.

8.    Proteggersi dai raggi ultravioletti UvA con le apposite creme schermanti. Non dimenticare mai che queste radiazioni attraversano nuvole e vetri e colpiscono con la stessa intensità tutto l’anno, dall’alba al tramonto, anche quando di sole non c’è traccia. Gli UvA penetrano in profondità nel derma, distruggendo collagene ed elastina e contribuendo in questo modo al rilasciamento dei tessuti.

9.    Non dormire sempre sullo stesso lato. Può provocare la formazione di rughe asimmetriche e in maggiore quantità nelle zone più lungamente compresse.

10. Pensare positivo, essere ottimisti, gioire anche per le piccole cose della vita di ogni giorno. Facilita il rilascio di endorfine, neurotrasmettitori che rilassano la muscolatura e tendono a spianare le rughe legate alle contratture prodotte da stress e nervosismo.

ALL’ISPLAD LE RUGHE HANNO LE ORE CONTATE

“L’Isplad (International Society of Plastic and Aestethic Dermatology) non è solo una serie di trattamenti antietà e anticellulite – spiega Antonino Di Pietro – Abbiamo molti programmi, dai corsi di aggiornamento per i medici alle campagne di prevenzione gratuite (invecchiamento cutaneo legato al sole, ritenzione idrica, caduta dei capelli, smagliature), all’istituzione di un Osservatorio dermoplastico, che sarà raggiungibile con un numero verde e agirà come punto di riferimento sugli effetti collaterali legati all’uso di dermocosmetici o di terapie medico-estetiche con “fillers” non completamente riassorbibili. E’ in allestimento anche un rinnovato sito internet (www.isplad.org) , nel quale confluiranno, costantemente aggiornate, tutte le notizie utili sia ai medici che al pubblico”. “Un ruolo fondamentale – continua Di Pietro – è svolto dai legami con i colleghi stranieri (abbiamo già contatti con Francia, Stati Uniti e Venezuela) e dalla ricerca: sono in corso, in Italia e all’estero, studi estremamente sofisticati sull’invecchiamento cutaneo e la vita delle cellule, per i quali vengono utilizzate apparecchiature d’avanguardia. L’obiettivo è riuscire a quantificare e a misurare, secondo parametri codificati la reale età della pelle indipendentemente dai dati anagrafici.

COLAZIONE DI BELLEZZA

Una corretta alimentazione contribuisce a controllare l’invecchiamento cutaneo e a prevenire le rughe. Fondamentale, per la freschezza della pelle, il ruolo del microcircolo, vale a dire la rete dei piccoli vasi sanguigni che hanno il compito di portare sangue, e quindi ossigeno ai tessuti.

Alterazioni del microcircolo sono all’origine di inestetismi quali la couperose, la secchezza cutanea o, al contrario, un’anomala produzione di sebo. Per regolarizzare la microcircolazione si consigliano alimenti ricchi di flavonoidi, anticianosidi, vitamina C, presenti soprattutto nei frutti di bosco (mirtilli, ribes nero, lamponi, freschi o in confettura).

CAFFE’: TONIFICA E STIMOLA

Anche il caffè tonifica i vasi sanguigni e aumenta la velocità del flusso ematico grazie al suo ingrediente principale, la caffeina. Ciò significa migliore ossigenazione dei tessuti e pelle più tonica. Ma la caffeina giova anche a chi soffre di cellulite in quanto accelera l’assorbimento dei grassi.

LATTE E CIOCCOLATA

Tra le bevande della prima colazione indispensabile il latte, che non solo è ricchissimo di calcio, prezioso per le ossa di bambini e anziani, ma contiene aminoacidi che stimolano la produzione di collagene ed elastina, amici della freschezza cutanea. Una buona quota di flavonoidi, potenti antiossidanti che si oppongono ai radicali liberi, è presente nel cacao. Nella cioccolata troviamo invece il triptofano, precursore della serotonina, l’ormone della felicità.

ARANCE, POMPELMO E KIWI

Trionfo della vitamina C in arancio e pompelmo. Le sue virtù? Combatte i radicali liberi, migliora l’elasticità dei vasi sanguigni e la motilità dei capillari, regola la produzione di melanina ed è quindi indicata nel trattamento delle discromie cutanee (macchie scure e chiazze bianche). Infine, aumenta le naturali difese dell’organismo. Overdose di vitamina C nel kiwi, ricco anche di vitamine A ed E.

FRUTTA A VOLONTA’

Si chiama bromelina l’ingrediente base dell’ananas: è antiedemigeno, antinfiammatorio e si oppone alla ritenzione idrica presente nella cellulite. Betacarotene, precursore della vitamina A, nelle fragole, nel melone e nel mango Vitamine A e C, antocianosidi e flavonoidi, ideali per la stimolazione del microcircolo, caratterizzano il mirtillo. Quanto alla mela, è ricca di vitamine A e C, oligoelementi, sali minerali. Contiene anche la quercetina, che migliora l’assorbimento di ossigeno nell’organismo e stimola la capacità polmonare.

PANE E BURRO: UN CLASSICO

Energia pronta nel pane. Nella versione integrale è ricco di crusca, i cui oligoelementi sono “amici” di capelli, unghie, strato corneo e responsabili di un buon equilibrio metabolico. Tra i più significativi il ferro, che trasporta gli atomi di ossigeno dal sangue ai tessuti, nutrendoli e rinvigorendoli e lo zinco, che irrobustisce le membrane cellulari e stimola il sistema immunitario. Infine, il rame, che secondo i dati di ricerche recenti sembra prevenire e frenare l’incanutimento. Alcuni tipi di pane contengono anche l’acido gamma linolenico (GLA), che idrata in profondità i tessuti e combatte la secchezza. E il burro? È l’alimento forse più ricco di selenio, di cui sono note le proprietà antiossidanti.

IL MIELE CONQUISTA TUTTI

Dolcificante naturale e ricco di vitamine, aminoacidi, minerali: il miele dà al breakfast un sapore che conquista anche i palati più difficili.

TRASGRESSIONE QUOTIDIANA

Brioches, croissant, cornetti? Concentrati di grassi e di calorie. Rappresentano la trasgressione, il peccato veniale che ci rende tutti più umani.

di Enrica Donaver

redazione

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