S.o.s. vacanze

Obiettivo vacanze. Sia che si tratti di una meta avventurosa o di una più tranquilla e rilassante, in ferie ci si sente inattaccabili da malesseri o imprevisti di varia natura. Invece il rischio è dietro l’angolo: per esempio, si può essere colpiti dalla diarrea del viaggiatore se si è tra i 150 mila connazionali che hanno deciso di vistare l’india o il milione e 500 mila che quest’anno volerà alla volta di Africa Equatoriale, America Latina, Pacifico o Sudest Asiatico. Ma una storta, una congestione, un attacco di dissenteria possono capitare anche su una spiaggia di casa nostra dove il 38 per cento degli italiani trascorrerà le vacanze. Che fare per non correre questi rischi ed evitare che un appuntamento così importante con il benessere e la salute sia guastato da un incidente di percorso? Basta partire con un bagaglio minimo di nozioni sanitarie per affrontare le emergenze più comuni, come spieghiamo in questa miniguida. Ecco indicazioni, rimedi, precauzioni per fronteggiare gli eventuali disturbi che possono capitare in ferie.

Dissenteria del viaggiatore
Causata da virus, parassiti o batteri (soprattutto salmonelle, Escherichia coli), si manifesta con scariche frequenti di diarrea associata a febbre, nausea, mal di pancia, crampi addominali, malessere generale. Le vittime: almeno un terzo dei viaggiatori internazionali.
Rimedi – In caso di attacco compensare subito le perdite di acqua e sali minerali bevendo acqua bollita, tè, succhi di frutta imbottigliati. Se la diarrea non si arresta preparare una soluzione reidratante sciogliendo in acqua le specifiche compresse (in farmacia) a base di sale e zucchero. Se le pastiglie non sono a portata di mano, si può ricorrere al fai da te: mescolare 6 cucchiai di zucchero e 1 di sale in 1 litro di acqua bollita. La terapia più efficace: i fermenti lattici. Se la diarrea è continua e violenta ricorrere ai farmaci antibatterici privilegiando gli antibiotici ad ampio spettro come la rifaximina che agisce in maniera selettiva a livello intestinale.
Precauzioni – Evitare alimenti crudi (carne, pesce, ostriche, cozze, frutti di mare), insalata, verdura cruda. Sì alla frutta purché pelata o sbucciata da noi. Non bere latte fresco a meno che non sia bollito, evitare maionese, gelati artigianali, creme e budini, salse e salsine a base di uova. Ok ai cibi cotti (a una temperatura di 50 gradi minimo), serviti ben caldi e consumati subito. Anche se riscaldati, a 4 ore dalla cottura possono essere già a rischio. L’acqua nei Paesi in via di sviluppo è fonte di infezione: bere sempre acqua minerale da confezioni sigillate, altrimenti farla bollire o disinfettarla con le compresse di cloro (in farmacia). Evitare il ghiaccio. Sì a bevande gassate sigillate, tè, caffè, birra, vino che sono generalmente sicure.

Cistite
Dolori al basso ventre, stimolo a urinare spesso, bruciori sono i sintomi della cistite, disturbo che almeno una volta nella vita affligge tutte le donne.
Rimedi – In fase acuta assumere disinfettanti delle vie urinarie, evitare gli strapazzi, non esporsi al sole. A tavola, no a cibi speziati e piccanti, alcolici, caffè, alimenti salati. Privilegiare cibi diuretici e rivitalizzanti, come rape, orzo, porri. Se possibile preparare decotti a base di malva, gramigna, uva ursina.
Precauzioni – Bere molta acqua minerale naturale per diluire le urine ed evitare il ristagno dei batteri in vescica.

Colpo di luce
Occhi che lacrimano, bruciori, arrossamenti sono i sintomi della congiuntivite da riverbero di luce solare al mare, dove la sabbia fa da specchio, o sulla neve in alta montagna.
Rimedi – Lavaggi oculari con acqua borica o acqua tiepida e 2 gocce di limone, disinfettante e antinfiammatorio, indicato anche dopo una nuotata in piscina. La terapia: a base di collirio decongestionante.
Precauzioni – Indossare occhiali scuri possibilmente con lenti dotate di filtro anti Uvb e cappelli a larghe tese per proteggere occhi e viso dal sole tropicale o d’alta quota. Chi porta lenti a contatto non le tolga mai con le mani sporche di sabbia o di sale per evitare arrossamenti; la notte le lasci immerse nella specifica soluzione disinfettante.

Colpo di calore
E’ un rapido innalzamento della temperatura corporea dovuto a un eccesso di umidità e di calore che impediscono la naturale traspirazione. Provoca febbre fino a 40 gradi, mal di testa, affanno e, nei casi più gravi, collasso cardiocircolatorio, aritmie, danno cerebrale, coma.
Rimedi – In attesa del medico, la persona va trasferita all’ombra in ambiente ventilato e raffreddata con spugnature d’acqua o alcol, quindi coperta con asciugamani umidi. Somministrare abbondante acqua o la soluzione salina reidratante, a temperatura ambiente per evitare una congestione.
Precauzioni – vestire leggero e naturale (abiti di cotone o lino), indossare cappelli a larghe tese o con visiera e occhiali da sole. Acclimatarsi gradualmente evitando gli sforzi fisici sotto il sole e bagnare spesso la testa per abbassare la temperatura corporea. Bere molto per compensare la perdita di sali, specie potassio: (in luoghi molto caldi come il deserto fino a 10-12 litri di acqua al giorno). Queste regole valgono anche per chi resta in città in ambiente caldo-umido.

Congestione
E il blocco della digestione da colpo di freddo o da ingestione di bevande ghiacciate. I sintomi: dolore addominale con diarrea, sudore, calo di pressione, svenimento.
Rimedi – Ai primi sintomi di malore sdraiarsi all’ombra con le gambe sollevate per fare affluire il sangue al cervello. Coprire lo stomaco con un asciugamano, un pullover sfruttando il potere terapeutico del calore. Se possibile, immergere mani e piedi nell’acqua calda per richiamare l’eccesso di sangue dallo stomaco alla periferia.
Precauzioni – Non tuffarsi subito dopo aver mangiato ma attendere almeno 2-3 ore dall’ultimo pasto. Evitare tutte le bevande ghiacciate, gli alcolici e i superalcolici che affaticano la digestione e nuocciono al fegato.

Contusione
Dolore, gonfiore, lividi, difficoltà a muovere il braccio o la gamba colpita: sono i sintomi della contusione, incidente comunissimo in ferie quando, cambiando abitudini e abbassando la soglia d’attenzione, si diventa più spericolati. Il danno riguarda i tessuti sottocutanei, cioè il connettivo, il pannicolo adiposo e i muscoli. Se i tessuti si lacerano c’è perdita di sangue, comunque compaiono lividi e chiazze rossastre. Se il travaso è abbondante il sangue si raccoglie in una sacca sottocutanea creando un rigonfiamento (ematoma).
Rimedi – Applicare subito un impacco freddo o la borsa del ghiaccio, a effetto vasocostrittore, per ridurre il rischio ematoma e impedire al livido di espandersi. Per favorire il riassorbimento del sangue, spalmare sulla parte colpita creme o pomate antiedemigene e vasoprotettive.
Precauzioni – Evitare di avventurarsi in attività spericolate e stare molto attenti a dove si mettono i piedi.

Crampi muscolari
Caratterizzati da una contrazione persistente e dolorosa della muscolatura volontaria, sono dovuti o a una perdita di sali (potassio) dopo una forte sudata o ad accumulo di acido lattico dopo un intenso sforzo fisico.
Rimedi – Distendersi e stirare il muscolo contratto con movimenti di stretching, poi reidratarsi bevendo acqua con aggiunta di integratori minerali (in compresse o in bustine).
Precauzioni – Mangiare alimenti ricchi di potassio: per esempio, patate arrosto con la buccia ricca di questo minerale, frutta fresca (banane, albicocche, melone) o disidratata.

Insolazione
Si manifesta con un fortissimo mal di testa, febbre, vomito.
Rimedi – Riposo in luogo ombreggiato e fresco con borsa del ghiaccio sulla testa o in alternativa un asciugamano bagnato.
Precauzioni – Indossare sempre un cappello di colore chiaro che respinge i raggi solari, usare creme protettive e non addormentarsi mai al sole dopo mangiato.

Eritema solare
Macchie, bruciori, vescicole sono le reazioni della pelle a una eccessiva e sconsiderata esposizione al sole, quando non si dà all’organismo il tempo di attivare la produzione di melanina, il pigmento che fa da scudo ai raggi solari consentendo una graduale abbronzatura.
Rimedi – Per attenuare il prurito applicare creme antistaminiche. In caso di scottatura usare pomate specifiche. In mancanza di queste ultime, tamponare applicando sulla pelle pezzuole impregnate di decotto di tè, rinfrescante e antidecongestionante.
Precauzioni – I primi giorni di spiaggia o di montagna usare creme solari ad alta protezione ed esporsi in modo graduale. Evitare le ore più calde e la fascia di Uv più pericolosa, tra l’una e le 3 del pomeriggio. Proteggersi con filtri adeguati al proprio fototipo e stick a schermo totale per labbra, contorno occhi e orecchie.

Mal d’orecchio
Tipicamente estiva l’otite da piscina. Dovuta all’infezione della cute del condotto uditivo causata da ristagno di acqua dolce o di mare, mista a sudore e secrezioni di cerume, è caratterizzata da dolore vivo, che dura anche qualche giorno, e sensazione di orecchio pieno.
Rimiedi – Qualche goccia di antibiotico specifico avendo cura di tenere al caldo la parte interessata. Precauzioni – Prima di partire, visita dall’otorino con lavaggio delle orecchie. Dopo il bagno far “sgocciolare” le orecchie per evitare l’accumulo di acqua nel condotto uditivo.

Mal d’auto, aereo, nave
Affligge ben 7 milioni di persone e si manifesta con pallore, nausea, sudori freddi, vomito. E la chinetosi, ovvero il disadattamento al movimento provocato dall’instabilità dei centri nervosi del labirinto, la struttura dell’orecchio da cui dipende l’equilibrio.

Rimedi – Compresse da assumere mezz’ora prima di partire, chewing gum da masticare in viaggio o cerotti da applicare dietro l’orecchio, a base di scopolamina, dimenidrinato o ciclizina, antinausea e antivomito. Oppure braccialetto antinausea.
Precauzioni – Non salire mai a bordo a stomaco vuoto ma fare, prima della partenza, pasti leggeri (niente grassi o alimenti acidi). Consigliati pane tostato, mele, banane, riso bianco, pollo. Da evitare bevande gassate e acqua fredda. Bere a temperatura ambiente e a piccoli sorsi. In navigazione mangiucchiare cibi secchi e salati come noccioline, acciughe, crackers che facilitano l’assorbimento dei liquidi e quindi anche dei succhi gastrici.

Stiramento
Incidente muscolare che capita spesso a chi fa attività fisica senza essere allenato. È la conseguenza di movimenti bruschi, inconsueti che si compiono, per esempio, giocando a beach volley sulla spiaggia, a calcetto, a tennis. II dolore non si avverte a caldo ma dopo qualche ora dal termine dell’attività fisica e si acutizza a distanza di 12 ore. Se c’è anche strappo delle fibre muscolari, doloroso come una frattura ossea, nella zona corrispondente si può formare un livido per la rottura dei capillari.
Rimedi – In caso di stiramento mettersi in posizione di riposo per non gravare col peso del corpo sul muscolo dolorante, fasciare e tener sollevato l’arto per alcuni giorni per evitare che si gonfi. Farmaci antinfiammatori non steroidei (salicilati, ibuprofene, piroxicam, ecc.) per bocca o cerotto da applicare sulla parte. In caso di strappo (classico quello del tendine di Achille, del polpaccio, del bicipite femorale): riposo, fasciatura, ghiaccio, quindi rivolgersi al più vicino pronto soccorso.
Precauzioni – Fare allenamento e stretching prima di lanciarsi in sforzi fisici non abituali.

Api, calabroni, vespe
Pericolosi perché allergizzanti: in alcuni soggetti possono provocare shock anafilattico. È buona regola portarsi dietro farmaci di pronto intervento come gli antistaminici. Attenzione: non estrarre mai il pungiglione con le dita ma raschiarlo via con una lama di coltello (a punta smussata per non ferirsi).
Rimedi – Applicare sul pomfo un impacco di ghiaccio e crema a base di cortisone, antinfiammatorio. Se ci si gonfia completamente correre al più vicino pronto soccorso perché si è scatenata una reazione allergica al veleno degli insetti che può mettere in pericolo la vita in caso di shock anafilattico (sintomi: pressione bassa, malessere generale, svenimento).
Precauzioni – Mantenere la calma ed evitare movimenti repentini quando gli insetti si avvicinano.

Medusa
Quando i suoi tentacoli sfiorano la pelle questa si gonfia, diventa rossa e duole. Ma guai strofinarsi con acqua dolce perché potrebbe far scoppiare le vescicole che contengono il veleno peggiorando la situazione.
Rimedi – Staccare dalla cute i tentacoli che vi aderiscono ancora lavando accuratamente la parte lesa con acqua di mare. Quindi, per neutralizzare le tossine, applicare sulla zona qualunque sostanza alcolica a portata di mano (profumo, alcol, liquore) oppure ammoniaca, aceto, bicarbonato di sodio o semplicemente acqua di mare calda. Per placare il dolore: creme al cortisone o anestetiche.
Precauzioni – Evitare di fare il bagno se nei giorni precedenti c’è stato mare mosso: le onde portano infatti le meduse verso riva. Indossare una maschera da sub per proteggere il volto e guardare sempre cosa c’è sott’acqua.

Ricci e pesce ragno
Può succedere, camminando sugli scogli o in acque basse, che le spine o gli aculei di questi animali marini si conficchino nel piede.
Rimedi – Rimuovere il corpo estraneo con un ago disinfettato, quindi immergere il piede in acqua di mare molto calda e trattare la parte con pomata antibiotica ricorrendo, in caso di dolore intenso, ad analgesici.
Precauzioni – Evitare zone popolate da ricci e camminare sugli scogli con scarpe o sandali di gomma.

Zanzare
Sono considerate portatrici di malattie infettive (malaria, febbre gialla, dengue, encefaliti).
Rimedi – Strofinare il pomfo con ammoniaca in stick (in farmacia).
Precauzioni – Per evitare le punture, specie della temibile anofele che trasmette la malaria: cospargere la cute (braccia, viso, collo, gambe e orecchie, no occhi e bocca) con repellenti liquidi o spray ogni 3-4 ore. Indossare abiti chiari, niente short ma camicie a maniche lunghe e pantaloni. Evitare di uscire all’alba e al tramonto. Usare zanzariere. In albergo, tutte le sere, spruzzare con spray antizanzara gli angoli della stanza, sotto il wc, il lavandino.

redazione

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