Prof. Dr. Antonino Di Pietro

Temperature rigide da far rabbrividire e, in più, un cocktail invisibile e subdolo di sostanze tossiche concentrate nell’aria: è il clima tipico delle città grandi e piccole in questa stagione. Che mette a dura prova non solo viso, mani e capelli, normalmente più scoperti, ma anche le zone del corpo meno esposte perchè il pulviscolo può scivolare sotto i vestiti. <<Un’aggressione continua per la pelle, che è anche causa di reazioni allergiche che si manifestano con macchie rosse, pruriti, desquamazioni. E che spesso mette l’epidermide in una condizione di iper sensibilità, tanto da farla reagire, in maniera esagerata, persino a trucchi e cosmetici>> spiega il dermatologo Antonino Di Pietro. <<Quando il termometro scende sottozero, infatti, tendono ad abbassarsi anche le difese immunitarie. Nel caso della pelle si ha un rallentamento del metabolismo, diminuisce la produzione di collagene e quella dei lipidi, cioè dei grassi che compongono il film idrolipidico e di conseguenza una maggiore vulnerabilità. A completare l’opera, ci sono le sostanze nocive presenti nell’aria, particolarmente concentrate, che, per contatto o inalazione, vengono assorbite dall’organismo e che inibiscono a loro volta il microcircolo, ovvero il trasporto di ossigeno nel sangue>>.

GLI ANTIDOTI PER DIFENDERE IL VISO
Innanzitutto, non sottovalutate la pulizia e attenzione anche nella scelta dei cosmetici: per il giorno, ricchi di sostanze anti ossidanti e filtri Uv, che creano una valida barriera contro rossori e pallori, aridità e screpolature. E per la notte, con principi rigeneranti per “ricaricare” la pelle. In ogni caso, meglio preferire formule ricche e cremose, che danno il massimo comfort.
Se poi la pelle è particolarmente sensibile, e quindi più “a rischio” in questo periodo, le scelte devono essere ancora più mirate.

COUPEROSE, UN PROBLEMA DI STAGIONE
Pomelli rosa shocking più che per un effetto “vita all’aria aperta”, per problemi di microcircolazione. <<Quando si entra in un ambiente chiuso e surriscaldato, i capillari sono costretti a un’improvvisa dilatazione; per poi doversi contrarre bruscamente sotto l’effetto del freddo, all’esterno. Un’altalena che fa tendere le loro pareti in maniera eccessiva e, come conseguenza visibile, ecco apparire appunto quei minuscoli e antiestetici fili rossi sotto la pelle che danno la colorazione alle guance>>, spiega il dottor Di Pietro. <<La couperose è un inestetismo che rende l’epidermide più sensibile a tutto: soffre a ogni sbalzo di temperatura, sopporta male i cibi che possono dare vampate come le spezie, le vivande troppo calde e gli alcolici. Non regge nè l’acqua calda, nè quella fredda>>. In quanto ai cosmetici, trova giovamento solo da quelli capaci di neutralizzare l’ipersenbilità e di rinforzare la fragilità.

LABBRA: ATTENZIONE ALLE SCREPOLATURE
<<Attenuare le irritazioni inumidendole con la lingua, non fa che renderle più vulnerabili: l’umidità si deposita nelle microfessure della mucosa labiale e, raffreddandosi, si espande e le allarga>>, spiega il dottor Di Pietro. E’ fondamentale, quindi, proteggerle con sostanze emollienti e schermanti.

Contrariamente a quanto si possa pensare, anche se la pelle del corpo e più coperta, soffre i rigori del clima che, rallentando come si è detto il microcircolo, rendono i tessuti cutanei meno tonici e più aridi.

LE BUONE REGOLE PER IL CORPO
<<Nulla è più efficace di un un peeling da fare sotto la doccia>>, afferma il dottor Di Pietro. <<Ottimo per accelerare l’eliminazione delle cellule morte e l’affioramento di quelle nuove, più ricche di lipidi e quindi più efficaci come barriera, ma anche più ricettive ai trattamenti idratanti>>. Ma il rischio inquinamento si nasconde anche nei rubinetti, dove si concentrano residui chimici e calcare, che rendono l’acqua “dura”. Prima regola per la doccia, quindi, usare oli da bagno da utilizzare insieme alla schiuma e, subito dopo, un buon idratante. Un aiuto in più? Gli esperti suggeriscono la sauna, perchè sudorazione ed elevata temperatura accelerano i processi metabolici e pelle e organismo si disintossicano.

LE MANI? BEN PROTETTE
<<La ragione è semplice: sono povere di ghiandole sebacee e quindi più vulnerabili ad aridità e screpolature e, per di più, sono spesso a contatto con l’acqua e con sostanze aggressive>>, avverte la dermatologa Riccarda Serri. <<Freddo e inquinamento fanno il resto: l’inverno per le mani è infatti la stagione dei geloni, delle dermatiti e di quei fastidiosi taglietti che sono le ragadi>>.
Che fare? Prima di tutto ricordarsi di usare sempre i guanti: quelli di gomma per i lavori domestici, quelli di lana per la città, di seta sotto quelli da sci se si fanno sport a temperature sottozero. Il rimedio cosmetico, se le mani sono sciupate ma anche come prevenzione, è una crema ricca di sostanze nutrienti, vitamina E e filtri solari.

CAPELLI: COSI’ SI METTONO A POSTO
<<Se il problema è l’inquinamento che deposita sulle nostre teste le particelle tossiche, non resta che lavarli, anche tutti i giorni>>, afferma la dottoressa Serri. <<La loro conformazione a scaglie, infatti, fa sì che assorbano tutto come una spugna. Come conseguenza, diventano opachi, secchi, si caricano di elettricità e non tengono la piega. Anche il cuoio capelluto può diventare iper sensibile e soggetto a irritazioni>>. Sì dunque ai lavaggi frequenti, ma usando detergenti delicati; durante lo shampoo, fate un leggero massaggio: servirà a migliorare la circolazione e a irrorare meglio il bulbo capillare.