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Terapia biofotonica: cos’è e a cosa serve?

Terapia biofotonica: cos’è e a cosa serve?

Ultimamente la terapia biofotonica sembra essere il trattamento estetico sulla bocca di tutti: si tratta di una seduta di ultima generazione che non prevede l’utilizzo di aghi e che regala diversi benefici alla pelle senza causare dolore e fastidio. Scopriamola insieme.

Cos’è la terapia biofotonica?

L’obiettivo della terapia fotodinamica è la rigenerazione cutanea. Questo trattamento si ispira infatti al fotosintesi delle piante, associando l’azione della luce di una lampada multiLED a un gel fotoconvertitore. Quando la luce colpisce il gel, si genera un’energia luminosa e fluorescente in grado di incentivare i naturali processi di riparazione della pelle. Questo si traduce in una maggiore produzione di collagene ed elastina e in una circolazione capillare migliorata. In termini più scientifici si tratta di interazione tra i fotoni e i fibroblasti che scatena il processo di fotobiomodulazione.

La terapia biofotonica con metodo Kleresca®

Nei migliori istituti dermatologici la terapia biofotonica viene eseguita con metodo Kleresca®. Il metodo Kleresca® si avvale di strumentazioni brevettate come lampade a luce multiLED che agiscono con una lunghezza d’onda pre-programmata e delicata anche sulla pelle sensibile. Il gel fotoconvertitore si caratterizza per essere fluorescente e ricco di cromofori che convertono la luce in energia fotodinamica che stimola i fisiologici processi di riparazione e rigenerazione della cute.

La terapia biofotonica: un aiuto in caso di acne

I risultati della terapia biofotonica contro l'acne.

La terapia biofotonica è consigliata anche in caso di acne, per ridurre i sintomi e le eventuali cicatrici connesse a questo inestetismo cutaneo che colpisce giovani e adulti. Questo tipo di sedute aiuta a riequilibrare il tessuto cutaneo, stimolando i processi di riparazione. La biostimolazione che esercita la terapia biofotonica aiuta a ridurre l’azione infiammatoria esercitata del batterio P. Acnes, mentre la luce multiLED combinata al gel fotoconvertitore è utile per ridurre arrossamenti e irritazioni, normalizzando la produzione di sebo.

Grazie allo stimolo di produzione di nuovo collagene, la terapia biofotonica è efficace anche nel prevenire le cicatrici da acne, riducendo le possibilità di una loro comparsa. I risultati sono visibili dopo poche sedute e soprattutto sono durevoli nel tempo. Per molti pazienti la terapia biofotonica ha rappresentato una vera ancora di salvezza anche in caso di acne molto grave ed evidente. In caso di acne lieve, solitamente non è necessario sottoporsi a questo terapia, in quanto la terapia biofotonica per acne ha un costo maggiore rispetto a cure alternative a base di creme o sieri per l’acne.

La terapia biofotonica è utile anche in caso di rosacea?

La terapia biofotonica ha ottenuto ottimi risultati anche nell’attenuazione della rosacea:

  • L’infiammazione viene visibilmente ridotta.
  • Papule, pustole e brufoli diventano meno numerosi.
  • La circolazione è migliorata e di conseguenza l’eritema è ridotto.
  • Il livello di stress cutaneo è attenuato, così come la sensazione di bruciore e prurito.

I risultati sono davvero positivi anche in caso di pelle sensibile, in quanto il risultato non è invasivo e rispettoso della pelle. Ovviamente prima di intraprendere un trattamento biofotonico è necessario seguire il consiglio del dermatologo che, previa visita dermatologica, potrà consigliare la terapia più indicata.

La terapia biofotonica: azione antiaging

Il vero successo della terapia biofotonica è però connesso all’azione rigenerante. Molte sono le donne che si sono affidate alle performance di questo trattamento per ridurre i primi segni dell’invecchiamento cutaneo. L’azione della luce agisce infatti stimolando la produzione di collagene da parte dell’epidermide, attenuando le rughe più sottili e ridimensionando i pori dilatati. Inoltre, la terapia biofotonica riduce l’attività delle metalloproteinasi, una famiglia di enzimi coinvolti nella degradazione delle proteine di matrice extracellulare (elastina, aminina, fibronectina e collagene) sostanze fondamentali per mantenere bellezza e compattezza della pelle.

Come si svolgono le sedute?

Le sedute di terapia biofotonica sono brevi e durevoli. Prima di procedere con l’applicazione del gel fotoconvertitore la pelle viene correttamente detersa, successivamente si applica il gel sulla parte interessata e si lascia agire la luce emessa dalla lampada multiLED per circa 10 minuti. Terminata la seduta si elimina il gel delicatamente e si può notare subito una pelle visibilmente migliorata e luminosa. Le parti del corpo per cui la terapia biofotonica risulta più efficace sono viso, mani, collo e décolleté.

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Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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