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Gli strati e le funzioni dell’epidermide

Gli strati e le funzioni dell’epidermide

Quante ne sai sulla tua pelle? Pelle ed epidermide sono due parti del corpo che spesso non si distinguono, ed effettivamente l’una non può esistere senza l’altra, ma la cute è costituita da diversi strati di epidermide e non solo. Scopriamo quali poteri straordinari possiede l’apparato più esteso del nostro corpo.

Che cos’è l’epidermide?

La pelle costituisce il tessuto cutaneo, il più grande apparato umano che comprende l’epidermide e tutti i suoi annessi cutanei. La pelle riveste infatti l’intero corpo umano svolgendo un’azione protettiva e di prima barriera contro gli attacchi degli agenti esterni, ma ha anche altre incredibili funzioni. Pur variando a seconda dell’età, del sesso e della taglia di ciascuno di noi, la cute è l’organo più esteso del nostro corpo. In termini di superficie, infatti, se estesa, misura sui 2 metri quadri circa. Lo strato più sottile della pelle ha uno spessore pari a circa 0,02 mm e si trova sulle palpebre. Lo strato più spesso si trova, invece, sotto i piedi e corrisponde a circa 1,4 mm di spessore.

Qual è la differenza fra pelle ed epidermide?

La struttura della pelle

Quando parliamo di epidermide ci riferiamo allo strato più superficiale della pelle o cute. Al contrario delle zone sottostanti, l’epidermide è priva di vasi sanguigni. Il tessuto tegumentario è infatti composto da diverse parti:

  1. Epidermide
  2. Derma
  3. Ipoderma

Quanti strati di epidermide abbiamo?

L’epidermide è il primo strato della pelle, il più esterno, ed è a contatto diretto con l’ambiente. Il suo compito principale è di isolare il corpo. L’epidermide è a sua volta costituita da diversi strati:

    • lo strato corneo;
    • lo strato lucido;
    • lo strato granuloso;
    • lo strato spinoso;
    • lo strato basale.

Lo strato corneo

Tra questi, il più importante è lo strato corneo, costituito da un insieme di cellule, definite cheratinociti, che si rinnovano continuamente. Questo strato, che contiene anche i pori delle ghiandole sudoripare e le aperture delle ghiandole sebacee, è rivestito dal film idrolipidico, una sorta di pellicola protettiva formata da acqua e grassi. La funzione del film idrolipidico è duplice: da un lato, blocca la strada a polveri, batteri, sostanze chimiche, svolgendo quindi una fondamentale funzione difensiva, dall’altro mantiene la pelle idratata e morbida.

Lo strato lucido

È il secondo, tra gli strati dell’epidermide ed è caratterizzato da cellule ricche di eleidina. Questa proteina è ricca di lipidi e zolfo e conferisce il caratteristico colore rosso alle labbra. Le cellule dell’epidermide in questo strato sono solitamente disposte in un’unica fila che diventa doppia in determinate zone del corpo come la pianta dei piedi.

Lo strato granuloso

Contribuisce alla funzione di barriera e protezione che svolge la cute. Le cellule dello strato granuloso producono cheratoialina, una sostanza che si preoccupa dell’ispessimento e cheratinizzazione cutanea.

Lo strato spinoso

Ci avviciniamo agli strati più profondi dell’epidermide. Lo strato spinoso dell’epidermide è formato da cellule poliedriche con filamenti di cheratina dalla forma allungata ” a spina”, da cui deriva il suo nome. Nello strato spinoso dell’epidermide si trovano i melanociti, i responsabili della produzione di melanina.

Lo strato basale

È la zona più profonda dell’epidermide, che si collega al derma. In questo zona le cellule si riproducono e svolgono attività proliferativa.

Quali sono le funzioni svolte dalla pelle?

Come abbiamo anticipato la pelle ha il compito di creare una prima barriera per fermare l’attacco di agenti esterni come sbalzi di temperatura, umidità, vento, ma anche piccoli traumi come sfregamenti, urti e ferite. Non a caso, quando ci esponiamo al sole, la cute reagisce producendo melanina, una sostanza che scurisce la pelle cercando di frenare l’attività negativa dei raggi solari. Per questo motivo, le cellule dell’epidermide si possono distribuire in maniera differente e prevedere una cute più spessa in zone come mani e piedi più soggette ed esposte a continui stimoli.

Tra le prime cose che ci insegnano sin da piccoli è che la pelle governa il senso del tatto. L’epidermide è infatti ricca di ricettori che comunicano con il cervello attivando reazioni in base a quello che percepiamo come caldo, freddo, dolore o pressione. Alla funzione tattile si accosta quella di termoregolazione. La cute infatti si preoccupa di mantenere la corretta temperatura corporea. I vasi sanguigni presenti tra gli strati cutanei si dilatano e restringono così come le ghiandole sudoripare producono più o meno sudore per mantenere la temperatura corporea adatta.

Lo sapevi che la tua pelle respira? Ebbene sì, la pelle assorbe circa 5 litri di ossigeno. Ma non finisce qui, attraverso i pori la cute elimina anche alcune sostanze di scarto come acqua, anidride carbonica e sebo. Quest’ultimo (il sebo) svolge un’importante azione antimicrobica e antisettica che aiuta a ridurre il contagio da parte di funghi o batteri. Infine la pelle è in continuo rinnovamento, per aiutarla in questo processo possiamo affidarci a dermocosmetici e buone abitudini quotidiane che aiutano a favorire il corretto equilibrio e benessere cutaneo.

Cosa sono i recettori sensoriali della pelle?

Ogni centimetro quadrato di pelle è costellato da 170 recettori sensoriali distribuiti in questo modo:

  • 3.500.000 corpuscoli per sentire il dolore;
  • 500.000 per percepire le sensazioni tattili;
  • 250.000 per registrare il freddo;
  • 30.000 per sentire il calore.

Le tempistiche di reazione delle cellule sensoriali cutanee variano inoltre a seconda della sensazione che le stimola. La tempistica è ad esempio pari a 0,12 secondi per una carezza o a 0,16 secondi in caso di innalzamento della temperatura.

E il derma?

Il derma si trova sotto gli strati superficiali dell’epidermide e li sostiene. È ricco di collagene ed elastina, due sostanze chi si occupano di mantenere compattezza ed elasticità cutanea. con il passare del tempo, le attività cellulari della cute rallentano e di conseguenza si abbassano le percentuali di collagene ed elastina nel derma. Questo principio causa i primi sintomi dell’invecchiamento cutaneo come rughe, microrughe, cedimenti e lassità. Intervenire in maniera efficace è possibile se si inizia subito, a partire dai 25 anni, con l’assunzione di integratori per la pelle e creme antiaging con la missione di incentivare la rigenerazione cutanea. Al di sotto del derma troviamo l’ipoderma, lo strato adiposo cutaneo che svolge la funzione di riserva ed isolante.


Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis