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Onicomicosi: sintomi, prevenzione e cura della micosi delle unghie

L’onicomicosi è un’infezione fungina che interessa le unghie delle mani e/o dei piedi, che possono presentarsi più spesse del normale, fragili, con deformazioni, opache o con macchie bianche o gialle. Conseguenza di molti fattori, tra cui il mutamento degli stili di vita, è una patologia in forte aumento e rappresenta più del 50% dei disturbi ungueali. In questo articolo vediamo come prevenirla.

Onicomicosi: le cause

L’onicomicosi è provocata prevalentemente da un fungo, ma il fattore scatenante si può ricercare anche in lieviti e muffe. Il fungo penetra attraverso micro-fessure e crepe dell’unghia, abbatte lo strato di cheratina (la sostanza principale di cui è composta) utilizzandone i componenti per crescere velocemente modificano il pH dell’unghia (da acido ad alcalino). Se un’unghia sana ha una lamina rosea e una superficie liscia, regolare e semitrasparente, un netto cambiamento di colore dell’unghia potrebbe segnalare la presenza della tipica malattia delle unghie provocata da funghi, lieviti o muffe, che tendono a renderle bianche o giallastre, frastagliate e friabili. Altre alterazioni di colore possono essere conseguenza di piccole emorragie causate da traumi, carenze vitaminiche o di sali minerali (ferro o zinco), ma anche di dermatiti e psoriasi o disturbi più seri, come anemia o disturbi polmonari, che non consentono all’ossigeno di arrivare anche sotto la lamina di cheratina.

Onicomicosi: sintomi, diagnosi e cura

Le unghie affette da onicomicosi si riconoscono da ispessimenti ed alterazioni evidenti del coloreÈ probabile che si soffra di onicomicosi se le unghie sono più spesse del normale e presentano deformazioni, se sono opache e non lucide, fragili o frastagliate. Fondamentale determinare una corretta diagnosi per decidere la terapia più efficace. Il medico specialista di riferimento è il dermatologo, che controllerà le unghie e raccoglierà alcuni frammenti della parte inferiore per esaminarli al microscopio. Tra i rimedi più efficaci, i farmaci di uso topico, con formulazioni che permettono un’ottima penetrazione del principio attivo per ottenere l’eradicazione del fungo responsabile. Il trattamento richiede sei mesi di terapia per le unghie delle mani e fino a dodici mesi per quelle dei piedi. Nei casi più gravi si può ricorrere a farmaci per via orale o persino all’intervento chirurgico. Per le micosi delle unghie è possibile applicare due gocce per due volte al giorno di Tea Tree oil, dal potere antisettico. In tutti i casi di micosi, va bene anche il macerato glicerico di ribes nigrum: 50 gocce tre volte al giorno in poca acqua.

Come prevenire l’onicomicosi?

Pochi ma importanti accorgimenti sono indispensabili a prevenire l’onicomicosi:

  • Asciugare sempre con accuratezza mani e piedi, compresa la pelle tra le dita;
  • Prediligere calze in fibra naturale e avere cura di cambiarle spesso;
  • Alternare appena possibile scarpe chiuse con quelle aperte;
  • Non camminare mai scalzi nei luoghi pubblici;
  • Non strappare o tagliare la pelle intorno alle unghie perché si potrebbero creare lacerazioni attraverso le quali ci si potrebbe infettare.

Anche l’alimentazione conta. Le cellule della matrice ungueale sono nutrite, attraverso il sangue, da ossigeno, sali minerali, aminoacidi solforati e zinco. Per non farseli mancare, sì a frutta secca, legumi, cereali, carne rossa e frutti di bosco, ricchi di flavonoidi preziosi per il microcircolo. In casi specifici, il dermatologo valuterà se prescrivere integratori mirati a base di biotina, silicio e selenio.

Quali sono i fattori che aumentano il rischio di onicomicosi?

L’onicomicosi colpisce circa 6,5 milioni di italiani. Maggiormente colpite le donne di ogni età anche se l’età media si attesta intorno ai 50 anni. Il fenomeno è dovuto a molti fattori: ereditarietà; moda (le unghie sono strumento di bellezza e seduzione); manicure aggressive; uso eccessivo e rimozione di smalti e gel per ricostruzioni; cambiamento degli stili di vita con maggiore frequenza di luoghi pubblici (palestre, piscine, terme) che possono determinare un aumento delle infezioni; per le unghie dei piedi un traumatismo indotto da calzature con tacchi vertiginosi o lunghe costrizioni in scarpe che non favoriscono traspirazioni. Senza considerare manicure troppo aggressive come la pessima abitudine di eliminare la pellicina che circonda l’attaccatura dell’unghia – il perionichio – che funge da barriera all’ingresso dei germi e dei batteri. Altri fattori di rischio dell’onicomicosi sono questi:

  • Avere una sudorazione eccessiva;
  • Tenere le mani in acqua per molte ore;
  • Camminare a piedi nudi in ambienti pubblici umidi (piscine, palestre, spogliatoi);
  • Avere piccole lesioni o infezioni della pelle o delle unghie;
  • Soffrire di diabete o di disturbi circolatori a carico del sistema immunitario.

Consigli igienici per evitare le micosi delle unghie

Ecco pochi e semplici consigli per evitare le infezioni alle unghie: per le unghie delle mani, lavarle dopo aver toccato un’unghia infetta; mantenerle pulite, asciutte e corte; evitare prodotti non sicuri (smalti, unghie finte) che potrebbero trattenere l’umidità aggravando l’infezione. Alle unghie dei piedi evitare traumi, indossare scarpe comode, preferibilmente con tacco basso e punta larga.

Unghie specchio della salute?

Facili da leggere, le unghie possono svelare il nostro stato di salute. Un’unghia sana ha una lamina rosea e una superficie liscia, regolare e semitrasparente; una modifica di quest’aspetto può essere il segnale che qualcosa non va a livello locale e, anche, generale. Macchie nere sulle unghie possono essere conseguenza di piccole emorragie causate da un trauma al pari dei puntini bianchi che, invece, si formano perché all’interno dell’unghia si creano bolle d’aria. Inoltre, se un’unghia è sottile e presenta striature o solchi, potrebbe essere la spia di carenze vitaminiche o sali minerali (ferro o zinco). Ancora, un netto cambiamento di colore potrebbe segnalare la presenza della tipica malattia delle unghie, un’infezione provocata da funghi, lieviti o muffe, che tendono a renderle bianche o giallastre, frastagliate e friabili.

Leggi l’intervista su Stop


Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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