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Come abbronzare velocemente e senza rischi la pelle chiara?

Finalmente parti per un week end lungo al mare e ti vuoi abbronzare più che puoi, oppure vuoi concentrare la tintarella in pochi giorni perché quest’anno le tue vacanze dureranno poco. Ce la puoi fare, ma con le dovute precauzioni: il sole preso intensamente per pochi giorni è infatti quello che può provocare più danni dal punto di vista della salute (le scottature sono all’ordine del giorno) e dell’invecchiamento cutaneo (che significa rughe e pelle disidratata). In questo articolo trovi i consigli dell’esperto!

Chi ha la pelle chiara può abbronzarsi?

L’umanità, dermatologicamente parlando, è suddivisa in sei fototipi, ognuno dei quali manifesta una determinata capacità di abbronzarsi: minore è il fototipo, minore è la capacità della pelle di abbronzarsi. La maggior parte degli italiani appartiene al fototipo 3 che qualche volta si scotta ma generalmente raggiunge un’abbronzatura uniforme di colore marrone chiaro. Ciò non significa però che a un fototipo alto, per esempio 5 o 6, corrisponda la possibilità di stare al sole per tutto il tempo che si vuole senza scottarsi. La pelle infatti ha sempre bisogno di un certo periodo di “allenamento”, mediamente 72 ore, per mettere in piena funzione la sua naturale difesa, cioè la melanina, che è il pigmento che colora, appunto, l’epidermide. Sulle modalità di questo allenamento abbiamo preparato una serie di domande e risposte che potete leggere per imparare a stare al sole nel modo corretto.

Abbronzarsi senza bruciarsi: cosa fare nei primi giorni di esposizione solare?

La melanina, la sostanza che da il colorito scuro alla pelle e che serve a proteggerla dai raggi Uv, comincia ad accumularsi dopo un paio di giorni dì esposizione al sole. Vale a dire che nei primissimi giorni di vacanza la cute è molto delicata e particolarmente a rischio di scottature. Per questo, all’inizio, è meglio stare al sole poco, iniziando con una ventina di minuti il primo giorno e arrivando a un’ora il terzo: sulla pelle bianca quello che può sembrare pochissimo tempo al sole serve a cambiare il colorito senza danni. Detto questo, non ti scoraggiare, non tornerai a casa più bianca di prima, perché basta seguire qualche suggerimento per riuscire ad abbronzarti comunque e senza correre inutili rischi.

Pelle chiarissima e abbronzatura: come abituarsi al sole prima del mare

Per abbronzarsi bene, tutelando nel contempo la salute della pelle, è essenziale esporsi con gradualità. Solo così facendo si permette alla nostra pelle di produrre una quantità sufficiente di melanina, la sostanza che la rende piacevolmente dorata, contrastando scottature e irritazioni. Per questo motivo, una buona prassi è quella di iniziare a esporsi prima di partire per le vacanze, trascorrendo magari qualche pomeriggio al parco o in piscina. L’ideale è cominciare con una esposizione di mezz’ora il primo giorno per poi aumentarla progressivamente nelle giornate successive. In questo modo si riesce a giungere al periodo di esposizione prolungata con uno scudo naturale più efficace che mette la pelle al riparo dalla azione dannosa dei raggi solari

Come aiutare l’abbronzatura della pelle chiara con l’alimentazione?

È importante inserire nella alimentazione quotidiana carote, pomodori, albicocche, meloni ma anche spinaci e radicchio verde, tutti alimenti che contengono betacarotene, una sostanza che aiuta a proteggere la pelle dai raggi solari e si somma alla naturale melanina per dare un colore più uniforme alla pelle, senza macchie. Le macchie scure, infatti, sono causate da un accumulo di melanina che non riesce a distribuirsi in modo uniforme in alcune zone del corpo. A causa di una eccessiva esposizione ai raggi del sole, ma anche per squilibri ormonali o per l’assunzione di farmaci, come alcuni antibiotici, le cellule-spazzino che si occupano di eliminare l’eccesso di pigmentazione (i “melanofagi”) non funzionano più come dovrebbero e causano le macchie anche dopo molto tempo. Pensate che bastano dodici minuti di esposizione al sole senza una adeguata protezione per ritrovarsi, anche dopo anni, con le macchie. Per questo bisogna prima di tutto di aiutare le cellule della pelle inserendo nella nostra alimentazione quotidiana alimenti ricchi di betacarotene come quelli che ho elencato e poi di usare sempre una protezione solare.

Quale crema usare al mare se si ha la pelle chiara?

In piscina, come al mare, bisogna usare sempre una crema protettiva adeguata alla propria carnagione. Più si ha la pelle chiara e maggiore deve essere il fattore protettivo: per i primi 4-5 giorni si va da un minimo di protezione 20 per le pelli più scure a un massimo di protezione 50 per chi ha la pelle molto chiara. Non farti tentare dalle protezioni più basse per abbronzarti di più e non solo per i danni che puoi causare alla tua pelle. Con una protezione troppo bassa, infatti, magari diventi scura più in fretta, ma è altrettanto vero che dopo pochi giorni cominci a perdere la pelle e l’abbronzatura. Non pensare nemmeno di essere al riparo da ogni rischio solo perché usi una protezione alta. Se usi una crema con un fattore di protezione 30 o 50, infatti, hai meno probabilità di scottarti, ma solo se rinnovi di frequente l’applicazione. Mettere la crema spesso, tra l’altro, ti aiuta a mantenere la pelle più idratata e quindi a far durare di più la tintarella e ad evitare il fastidioso fenomeno della “spellatura”.

Pelle chiara? Attenzione in barca

Se sei in barca (ma il discorso vale anche per il pedalò o il materassino in mezzo alle onde), ricordati che l’acqua del mare riflette i raggi solari e che quindi la loro azione, in queste situazioni, è molto più forte. Evita, quindi, di stare spaparanzata sotto il sole nelle ore centrali della giornata e usa sempre un solare adatto: quando si sta sull’acqua è meglio ricorrere a solari più protettivi di quelli che si usano abitualmente in spiaggia, soprattutto se ci si trova in zone molto calde. Per non perderti il piacere della navigazione nelle ore più calde o di un bagno in mezzo al mare prima di pranzo, in particolare se hai la pelle molto chiara, puoi usare appositi indumenti (in particolare le magliette) che proteggono dai raggi Uv e che puoi acquistare presso i negozi di articoli sportivi, a prezzi convenienti. Utilizza queste T-shirt soprattutto se hai bambini e soprattutto se hanno la pelle e gli occhi chiari. In questo modo non dovranno rinunciare neppure loro ai tuffi nelle ore più calde. Se invece sono molto piccoli, nelle ore centrali della giornata è meglio non tenerli in spiaggia, ma in un luogo fresco e ombreggiato.

La sera, quando torni dalla spiaggia, fai sempre una doccia tiepida usando bagnoschiuma delicati e idratanti che non secchino troppo la pelle altrimenti rischi di desquamarti e di perdere il colore in poco tempo. Dopo la doccia applica sempre una generosa quantità di doposole. L’ideale sarebbe spalmare il doposole una prima volta e applicarlo di nuovo dopo una decina di minuti, in modo da idratare perfettamente la pelle “bistrattata” dal sole e dal sale.

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Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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