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Macchie rosse e pomfi che vanno e vengono: cosa so...

Macchie rosse e pomfi che vanno e vengono: cosa sono?

Fastidiose chiazze rosse affiorano improvvisamente sulla pelle, gonfiandosi appena, e altrettanto misteriosamente scompaiono, per riemergere, qualche ora più tardi, in un’altra zona della cute, e così via. Sembra quasi che queste macchie si spostino sotto l’epidermide per poi riapparire qua o là come macchie d’olio. Un vai e vieni così caratteristico che consente al dermatologo di esprimere la diagnosi: orticaria. Scientificamente, queste chiazze si chiamano pomfi. Sono rigonfiamenti che possono avere le dimensioni di una monetina oppure di un palmo della mano. Ma esistono anche delle orticarie giganti che occupano zone molto più vaste e non è raro il caso di orticarie “a mantellina”, che ricoprono completamente spalle, parte della schiena e torace. Scopriamo di più su questo fenomeno insieme.

Sommario:

Perché affiorano le chiazze rosse sulla pelle

Il loro colore varia dal rosa chiaro al rosso intenso, ma tutte hanno in comune le stesse caratteristiche: provocano un prurito molto fastidioso e durano soltanto poche ore, al massimo una giornata. Poi se ne vanno, per riaffiorare in un’altra zona del corpo. È proprio questo elemento a distinguere l’orticaria da altre malattie della pelle dai sintomi abbastanza simili. Un eczema, per esempio, pur dando prurito si differenzia dall’orticaria perché persiste per parecchi giorni nello stesso punto. L’orticaria non è assolutamente contagiosa. È semplicemente una risposta immunitaria che l’organismo attiva per difendersi da particolari agenti esterni. Questa reazione rilascia una sostanza chiamata istamina che ha la capacità di far comparire pomfi e prurito. Quando si verifica un’orticaria, questo meccanismo si amplifica enormemente. Le cellule che producono istamina intensificano la loro attività e si gonfiano a dismisura. E l’istamina viene liberata anche per un nonnulla. Poi, nell’arco di qualche ora il liquido viene riassorbito e la pelle torna normale. Ecco perché i pomfi dell’orticaria affiorano e scompaiono improvvisamente.

Le cause alimentari dell’orticaria che va e viene

Spesso si pensa che questa reazione sia solo di origine alimentare: gli elementi che con più facilità sviluppano reazioni allergiche cutanee sono i semi e le bucce della frutta e della verdura, infatti l’orticaria da fragole è una delle più note proprio perché le fragole sono ricoperte dei loro semi. Anche la pesca può dare orticaria poiché la peluria che riveste la buccia finisce sempre sulla polpa. Lo stesso vale per i kiwi. Tra le verdure, il pomodoro e la melanzana sono quelle più a rischio. Sono molto diffuse, poi, le orticarie da pesce e da crostacei.

Ma le cause che scatenano il fenomeno sono molte, perciò è più corretto parlare di orticarie, al plurale. Il più delle volte l’orticaria è il segnale che qualcosa non funziona a dovere all’interno dell’organismo. In questi casi si dice cronica perché può durare anche per diversi mesi, fino a quando non viene individuato ciò che la provoca. Altre volte invece è la manifestazione di un’intolleranza alimentare o verso un farmaco. Quand’è così basta abolire la sostanza che l’ha provocata: entro pochi giorni l’orticaria scompare.

L’orticaria da stress

C’è poi il grosso gruppo delle orticarie da stress. Per ragioni ancora sconosciute scatta un meccanismo psico-immunologico che fa aumentare la produzione di istamina. Benché il meccanismo resti ancora abbastanza misterioso alcuni esperti spiegano le orticarie da stress come la conseguenza di una sorta di cortocircuito che viene a crearsi all’interno dell’organismo. Tutto il nostro corpo si basa su scambi elettrici: quando siamo nervosi, stanchi o preoccupati l’attività elettrica aumenta e può molto facilmente colpire anche le cellule che producono l’istamina. Basta pochissimo a liberarla e innescare il processo che porta all’orticaria.

Antibiotici e altri farmaci che provocano le macchie da orticaria

Nell’armadietto dei medicinali non è poi difficile trovare prodotti che possono scatenare orticarie anche molto violente. I maggiori responsabili sono gli antibiotici, gli antinfiammatori. L’orticaria alimentare o da farmaci, come tutte le reazioni allergiche, è molto individuale. È un modo personale per esprimere la propria sensibilità verso un prodotto che viene perfettamente tollerato da altre persone:

  • La reazione allergica non si instaura mai la prima volta in cui si viene a contatto con una certa sostanza. All’inizio l’organismo impara semplicemente a conoscere quel prodotto, lo valuta e in seguito decide se continuare ad accettarlo o rifiutarlo.
  • L’organismo può accettare la sostanza per qualche anno, oppure anche per tutta la vita, come può, al contrario, stabilire solo a un certo punto, che si tratta di un prodotto dannoso. A partire da questo momento si instaura l’allergia che sviluppa l’orticaria: un meccanismo di difesa verso qualcosa che il nostro organismo ritiene dannoso.

Le macchie rosse che appaiono e scompaiono possono indicare altri disturbi

Anche una gastrite trascurata può diventare il potenziale detonatore dell’orticaria. Questa infiammazione distrugge la mucosa gastrica: anche in questo caso ci sarà una produzione di tossine che innescano una risposta immunitaria. Le sostanze tossiche inevitabilmente entrano in circolo stimolando la produzione di istamina. Ma a volte, più semplicemente, basta un’infiammazione intestinale, magari dovuta alla stitichezza. Ci sono poi donne che durante il periodo mestruale soffrono di orticaria. Talvolta questi episodi si ripetono per mesi e dipendono da un problema ormonale che indebolisce l’organismo.

Come ridurre il prurito da orticaria

Qualunque sia la causa che l’ha provocata è importante evitare il più possibile di grattarsi. A volte infatti sulla pelle non sono ancora comparse le chiazze, ma si avverte soltanto una fastidiosa sensazione di prurito. Quando l’orticaria è latente basta fare una doccia troppo calda o troppo fredda per far liberare istamina. In questo caso è lo stimolo termico l’elemento scatenante. Dunque, attenzione agli sbalzi di temperatura. Un buono strumento di prevenzione consiste invece nell’evitare di indossare indumenti stretti, che esercitino pressioni sulla cute. Slip attillati, reggiseni troppo stretti, cinture, pantaloni o gonne aderenti provocano un continuo sfregamento della pelle che, come abbiamo visto, può scatenare la reazione. Altri accorgimenti utili per evitare la comparsa di macchie da orticaria ed evitare il prurito sono i seguenti:

  • Prima di lavarvi, aggiungete all’acqua del bagno due manciate di amido, oppure di bicarbonato.
  • Asciugandovi, non sfregate la pelle e utilizzate asciugamani puliti e morbidi,
  • Se volete usare farmaci utilizzate, chiedete sempre il consulto del dermatologo, potrà prescrivere pomata base di cortisone, purché per brevi periodi e in dosi minime.

Quando usare gli antistaminici per l’orticaria

I farmaci principali nella cura dell’orticaria sono gli antistaminici che inibiscono, appunto, l’azione dell’istamina. Nelle orticarie acute può bastare un ciclo di 8-10 giorni a seconda dei casi. Se l’orticaria è cronica, si possono ripetere due o tre cicli, intervallati da qualche giorno di riposo. Così si eliminano i sintomi, ma è fondamentale scoprire e curare anche la causa, in modo da evitare ricadute.


Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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